Silvia Caiti, Maternità, 2002 2005

A mia madre

Nei tuoi gesti, madre, tra la vita e il sogno

spesso vedo tessere sulla stoffa dei giorni

trame di nodi indissolubili

che intrecci

annodando al dolore i fili d’oro

sottili e forti, rossi

di speranza.

 

Li incontreremo sempre

dove la vita, madre, innalza

il suo eterno canto,

dove la vita incontra giovinezza

che ricorda

la tua vita e la mia

la nostra vita unita dal tuo amore.

 

Al suo cantare apro le ali

stacco alla rosa un petalo

volo via nel vento

ad inseguire il suo profumo.

Alzo le braccia

e tra le dita danzano fanciulle,

bianche come i corsetti

che le stringono al petto,

nere come i capelli neri

e le cinture ai fianchi,

rosse come le gonne

che le ruotano intorno.

 

E la musica invade i nostri cuori

scende sulle piazze

entra dalle finestre

in questa casa

dove la gioia attende sul tuo viso

dove hai pronta la mano

per prendere la mia e accompagnarmi.

 

Ah, sì, madre i miei sogni

entrano chiassosi nel mio petto

e tu in silenzio ascolti

anche se dentro il cuore

ardi dei sogni che non dici

che il tempo non riesce a cancellare.

E nel fragore della casa

tra le nostre grida e le risate

il tuo viso accende nel cielo

una stella umile che brilla

innamorata del tuo canto.

 

Ancora che lo ascolto.

Ancora vedo negli occhi di mio padre

illuminata la strada che hai percorso

sulla quale cammini

con la fatica di giorni senza sosta.

Come ti fosse conosciuta la meta

come se la strada non avesse sassi.

 

E sono questi gesti,

questo tuo tessere e intrecciare

questo legare sopra al vecchio il nuovo

sopra al dolore la speranza,

che intorno a te, oggi e per sempre,

i nostri cuori uniscono.

 

 

  1. Marina scrive:

    Venerdì ha lasciato noi tutti il grande amore della mamma di Salvo. Alcune frasi sembrano scritte anche per lei e me l’ha riportata intatta a ricordarmi quanto ha sognato e trasmesso a noi. Graze

  2. gabriarte scrive:

    sono convinta che avresti ancora continuato a scriverle. la tua poesia continua all’infinito come l’amore che leggo nelle tue dolcissime righe per tua madre ciao bravissimo

  3. tinamannelli scrive:

    Semplicemente bella….che parola stupenda è Madre…..io che non l’ho più accanto ne soffro ancora. La tua poesia è una dedica stupenda
    a tua madre

  4. Carlotta scrive:

    Questa poesia rievoca nella mia mente immagini di vita serena e di un legame naturale e forte come quello che lega una madre ad una figlia, mi sembra di vederle ballare ancora insieme..mia madre con la sua…

    grazie per questa meravigliosa poesia

  5. Donatella scrive:

    Che meraviglia….!

  6. Jonathan Nori scrive:

    Davvero bella, sia come poesia, sia come dedica: grazie ancora di questo enorme regalo!

  7. paola pdr scrive:

    Questa immagine di donna-madre che il poeta teneramente e amorevolmente condivide con noi è ossatura e certezza di un amore che sarebbe magnifico potesse vivere ogni piccolo uomo in questo mondo spesso “dispari”.
    Come madre e come donna non posso che apprezzare la profondità e veridicità di queste parole in poesia.

Replica a Jonathan Nori