Foto di Elliott Erwitt

Bataclan

Sereno e inquieto il volto ho consegnato

alla rovina del tempo. Ho conservato gli occhi

come due fiori bianchi

che brillano nell’acqua e attendono

che appaia all’orizzonte l’ondeggiare pallido

del pescatore e le sue vele nel fiato della luna.

 

Oh, questa luna che ritorna, ogni notte diversa

dopo aver percorso chilometri e chilometri

delle sue immutabili fasi.

Appare luminosa sulle panchine vuote,

sui giardini fioriti nel buio

sulle schiene sudate degli amanti.

Sulle città impietose torna

come una maschera di vetro

fragile splendente su tante inutili guerre

sui morti

ancora aggrappati ai loro assassini.

 

Torna sempre la luna

carica di sogni e di speranze d’amore

con la sua presenza muta

che non chiede e non nega

come il mio volto sereno e inquieto ormai consegnato

alla rovina del tempo,

che rovista i meandri dell’animo assordito

da informi dolori.

 

Gli occhi sperduti in un’attesa infinita.

 

  1. antonio sereno scrive:

    ORIGINALE COME SEMPRE, VEDI NELLA LUNA IL RINNOVARSI DEI GIORNI RENDENDO DOLCE L’INQUIETO MISTERO DELLA VITA. UNA STUPENDA VISIONE. antonio

  2. giuliana sanvitale scrive:

    Notte bianca di luna, tremolio di lampare, occhi che, in assenza del volto, simili a fiori di loto, indagano in attesa di un respiro selenico. Ed ecco la luna ritorna, inonda del suo chiarore le panchine vuote, i giardini olezzanti, le coppie nel fuoco dell’amplesso.
    Ed ecco non è più l’astro d’argento che illumina le cose belle della vita. Ora osserva la crudeltà dell’uomo, la sua mancanza di pietas e lo fa indossando una maschera trasparente, fragile e resistente al contempo come il vetro, quasi tema di far trapelare le sue emozioni, il suo disappunto per lo scempio di quei corpi ancora aggrappati ai loro assassini.
    Resta lì la luna, immutabile presenza, cambia aspetto, ora lieta, ora inquieta come l’animo del poeta che brancola cercando di dare un volto al dolore.
    L’attesa lunga, forse vana è negli occhi del poeta e dell’astro, persi tra le pagine impietose del tempo.

  3. paola pdr scrive:

    Luna non ti arrendi all’oscurità ma fai nascere in chi ti guarda desiderio di bellezza ed armonia nonostante l’incomprensibile rovina di questi tempi…

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