Beatrice Borroni, Desiderio 2, 2012-2013

Desiderio

Lieve profumo d’incarnato

nel colore luminoso che riveste il muro.

E buio alla parete il buco riquadrato

- esatto nei suoi cinque centimetri per cinque

di cornice lignea -

lascia passare come un sorso d’aria

il mio sguardo che s’affaccia al desiderio.

Dietro c’è il corpo.

Dietro il sangue che spinge nelle vene

la ressa dei fantasmi della mente.

Dietro ci sono i sogni.

Dietro c’è l’occhio che ha voglia di vedere.

Nell’oscuro impatto con il mondo intorno

ampio di venti centimetri per venti

- tanto la vita mi ha assegnato -

cerca il cielo rosa di un’alba sconosciuta

l’attonita pupilla.

Pendono dall’alto ciliegie e verdi foglie.

È tutto qui il mondo.

Mentre il cielo resta

invisibile al mio occhio

il desiderio incanta le mie voglie.

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