Ferdinando Scianna, Carmen Sammartin

Giuliana Sanvitale Poetessa legge Solido Legame (poesia)

Rifugio, sogno, attese, naufragio, solitudine

e poi

rivolta, vago, buio, lunghe.

Due “blocchi”, due scelte estremamente rispondenti a quello che sembra lo stato d’animo del Poeta: un desiderio spasmodico d’amore ( che già in “sogno” e “solitudine” si percepiva non solo carnale) e la rivolta contro il tempo impietoso.

Rivolta che perfora il buio e fa superare le lunghe attese, e lo fa con l’ausilio della memoria, splendidamente rappresentata come una farfalla dalle lievi ali potenti capaci di ristabilire l’equilibrio tra sogno e realtà.

Marcello è poeta di “grandi” immagini con cui ammanta “grandi” sentimenti. Il cielo solcato dalle rondini, il mare che culla gli annegati e li consegna alle braccia generose del silenzio fanno da cornice a un sogno erotico che è stato e potrebbe ripetersi, ma in forma meno violenta, più poetica direi. Le mani che vagano sul corpo come passeri fra rami di ciliegi, come ali di gabbiani che sorvolano e vincono la procella ( e il pensiero corre alla tempesta dei sensi, alla lotta tra spirito e corpo), come alghe alla deriva, hanno la sensualità di un rito sacrale. L’erotismo sorretto da una luce interiore, mai volgare o scontato, si stempera in quei piccoli titillii delle lucciole (ancora una scelta felice per la leggiadria dell’insetto e la sua luminescenza intermittente).

Il buio iniziale dell’attesa si squarcia dinanzi alla maestà della Vita che impugna una frusta che non sempre allude e conduce a un gioco d’amore.

Eros e Thanatos, Sogno e Realtà, Amore e Morte.

E’ la Vita, Poeta, e tu ce la presenti senza ipocrisie, svelando i sogni nascosti nel nostro profondo, quelli che non confesseremmo per quel bagaglio di pre-concetti che ci trasciniamo dietro da sempre.

Con te, poeticamente, li abbiamo per un attimo deposti.

Giuliana Sanvitale

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