Beatrice Borroni, La coperta blu, 2012

La Coperta Blu

Certo mi piacerebbe conoscere il sogno

le onde sinuose che quietano il tuo corpo

il viso che tace al sonno abbandonato

e le tue mani aperte ali di colomba

conchiglie di un mare silenzioso e chiaro

posate con dolcezza su oscuri fondali.

Sulla coperta blu distesa della notte

su piccole foglie colore della ruggine

l’ora lievemente ti sfiora i capelli

ne pettina l’oro con l’intima carezza

del suo quieto trascorrere.

L’ombra che t’ha invaso il corpo il cuore

l’anima ha colmato dei sogni che vorrei

conoscere per dirti che non so più sognare

che mai così lontana così dalla mia carne

assente ti ho veduta come una pietra azzurra

una fragile nube nella solitudine

d’un cielo stellato d’incerte speranze.

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