Oh, vergine silenziosa ancora dove la mia ragione non arriva, peregrina su sassi aguzzi
Nella piazza che brulica confusa dai frastuoni allegri delle auto in lente file e dai colori alle vetrine illuminate come stanze intime prive di pareti…
Perché ti ho abbandonato con il capo riverso sopra il petto come un grumo di nuvole grigie?
La luce prigioniera nella stanza
proietta sul soffitto grappoli di foglie
come una finta luna e poche stelle