Pablo Picasso, Poveri, 1903

Incontri

Nelle sere in giro per le strade incontro
frastornati dalle luci di insegne e di vetrine
uomini che barcollano contorti dall’arsura
e come rami senza foglie lasciano
cadere frutti amari.
Chiudono nei pastrani logori
corpi sempre più magri
corpi col solo desiderio di scaldare il sangue
con un brandello di carne con un osso
da rosicchiare succhiare
un osso da trovare o da rubare
come cani che temono il bastone
col vino con la droga con l’ebbrezza
della fame che torce le budella.
Nei loro sguardi la luce del silenzio
di simulacri umani logorati dal tempo.
Giacciono a volte ai lati delle strade
come strumenti abbandonati
che ai muri muti gridano la rabbia
e ai muri chiedono pietà.

Nelle sere in giro per le strade incontro
se non mi volto indietro e guardo dritto
ebbri di sogni e di speranze
Uomini che cercano un cappello
un cappello d’oro, un cappello prezioso
da togliersi davanti ai pre-potenti
a coloro che possono permettersi
Cappello e donna d’oro
ed intere carcasse da spolpare
succulente di carne
bollite, brasate, cotte ai ferri,
rosolate nel forno che si scalda
con il comando semplice di un dito.
E a loro dico
con il sorriso in bocca questo in Culo
mettilo nel forno della tua ricchezza.

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