La casa abbandonata

Finestre un tempo erano occhi
e labbra che sussurravano.
Da muri foderati di glicine
cieche mute si affacciano oggi.
Dietro di loro le bocche
spalancate delle stanze bevono
da ogni fiore l’angustia
della lontananza e la malinconia
dei nostri incontri.
Ci attendono ancora, come vecchie
mezzane tradite. E nel vuoto dei loro occhi
piangono i nostri gridi
d’addio senza parole.

  1. giuliana scrive:

    Sempre super: attraverso quelle finestre riesci ad abbracciare il mondo passato e ad affrontare il presente.
    E ci porti con te.

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