Venezia

Un vento gelido dalla laguna.

Silenziosi feretri di gondole.

Stanotte io sto disteso – malato e giovane -

accanto alla colonna del leone.

 

Con un canto di ghisa sulla torre

battono i giganti mezzanotte.

Nella laguna della luna annega

San Marco la sua adorna iconostàsi.

 

Nell’ombra della galleria ducale

appena rischiarata dalla luna

furtivamente passa Salomè

recando la mia testa insanguinata.

 

Dorme la gente i palazzi i canali

solo il passo slittante del fantasma

solo la testa su quel piatto nero

guarda mesta la tenebra d’intorno.

(tratta da Poesie, Guanda editore, traduz. di Angelo M. Ripellino)

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