Tramonto, foto di Marcello Comitini, 2014

Dal tramonto alla notte

Quella lunga striscia di luce che attraversa l’orizzonte

e fumida di pioggia squarcia le nuvole

come una ferita nella carne del cielo

è luce che da rossa si trasforma in nero.

Svanisce nella notte.

Penetra l’ombra nel mio essere, mi acceca,

dubito, mi smarrisco,

cerco appigli con le mani che graffiano la terra.

E di terra

il mio corpo si sporca irrevocabilmente

mentre la carezza affilata delle stelle

stacca dal peso della vita quella parte di me che cerca quiete.

  1. paola pdr scrive:

    Quella parte che non può sporcarsi di terra perchè fatta di mistero e luce, come quel cielo che nel suo divenire esprime presagi di eterna bellezza.
    Un caro saluto Marcello, questa poesia è straordinaria.

  2. antonio sereno scrive:

    SONO D’ACCORDO: UNA BELLISSIMA VISIONE DEL CONFLITTO TERRA-SPIRITO VINTO DALLA LUCE CHE CERCHIAMO PER ESSERE IN PACE CON NOI STESSI. SEI GRANDE MARCELLO.

  3. gabriarte scrive:

    chi racconta la luce così,può essere solo un poeta . bellissima ciao buona notte con le tue stelle

  4. tinamannelli scrive:

    Come sempre i tuoi versi sono straordinari. Questa notte spesso temuta, la paura di perdersi, il timore di non trovare un appiglio ma ecco le stelle, quelle stelle ti riportano la luce e la vita e la terra verrà scossa dal corpo e dovrà aspettare. C’è sempre
    quella vena triste, ma non sarebbero versi tuoi se non ci fosse. Grande poeta, grazie

  5. Marina scrive:

    Che dire, quando non è il sole che tramonta a dare pace, ma la luce tagliente delle stelle, mi sorprendo a pensare che ogni cosa si raffredda nel buio. E non mi basta quella luce proveniente dalle stelle a togliermi di dosso il peso della vita. Voglio il sole a scaldarmi e dirmi “sei viva”.

Replica a Marina