Immagine di Irina Karkabi

Fiori (Ita – Fr – Eng – Esp)

Offrite i petali come le ragazze i loro sorrisi al sole.
Noi vi pensiamo parte lieta del nostro destino
e vi poniamo nei vasi della nostra consolazione.
Vi dolete del vostro sfiorire?
Noi lo viviamo come un nostro rimpianto.
Se potessimo coi nostri corpi alimentare la terra
saremmo fiori anche noi
e nella brezza dei prati ogni cosa
canterebbe le nostre lodi.

Les fleurs

Vous offrez vos pétales comme les filles leurs sourires au soleil
Nous pensons que vous êtes une partie heureuse de notre destin
et nous vous plaçons dans les vases de notre consolation.
Plaignez vous de votre flétrissement?
Nous le vivons comme notre regret.
Si nous pouvions nourrir la terre avec nos corps
nous serions aussi des fleurs
et dans la brise des prairies chaque chose
chanterait nos louanges.

The flowers

You offer your petals, like girls their smiles to the sun
We think of you as a happy part of our destiny
and we place you in the vessels of our consolation.
Do you regret your fading?
We live it as our regret.
If we could feed the earth with our bodies
we would be flowers too
and in the breeze of the meadows everything
would sing our praises.

Las flores

Ofrecéis vuestros pétalos, como niñas sus sonrisas al sol
Pensamos a vos como una parte feliz de nuestro destino.
y vos colocamos en los vasos de nuestro consuelo.
¿Arrepentís de vuestro desvanecimiento?
Lo vivimos como nuestro pesar.
Si pudiéramos alimentar la tierra con nuestros cuerpos
también nos seríamos flores
y en la brisa de los prados todo
cantaba nuestras alabanzas.

  1. Paola Della Rossa scrive:

    No, l’autunno non si duole del suo sfiorire… ha colori accesi ancora e tante tonalità di un’armonia come poche.
    Sulla consolazione, avrei qualche cosa da dire che richiederebbe – al mio solito – uno spazio più ampio di un commento che non vuole essere eccessivo.

  2. Anche qui cara Paola viene fuori ciò che penso della sorte dell’uomo e del suo rapporto con il resto dell’umanità. Noi siamo “felici” degli altri solo quando gli altri ci forniscono sostanza per vivere. Solo così ogni essere umano “canterebbe le nostre lodi”.
    Grazie sempre della tua attenzione affettuosa ai miei poveri versi.

Replica a Marcello Comitini