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Emanuele Dello Strologo, Un sasso nero, 2012

Il fiato del mondo

Scritto da Marcello Comitini il 27 febbraio 2014 in Poesie

Spesso mi dico con un sorriso segreto

eccomi sono al mondo

sotto un cielo pesante e un sole nascosto

sapendo bene che vivere è altro.

E sento il fiato del mondo

scendermi intorno

sotto lo sguardo di quell’albero spoglio

con gli artigli piantati nell’alto

grigio biancastro del cielo.

 

Come fosse un sasso il mio corpo

un sasso nero che la neve ha scansato

mi dico eccomi al mondo

che non sa proprio che fare

dei miei occhi impietriti dei passi che muovo

cercando un sentiero in tanta neve attorno.

Mi dico la neve

rabbrividisce i germogli

toglie linfa ai rami stende la sua veste

a ricoprire d’uno stesso segno

e i fuochi accesi al piede dell’albero

fanno chiudere gli occhi: nel tempo che torna

indietro di secoli

sognano gli uomini intorno a bivacchi

bruciati dai fumi amari del legno

e nella bocca il sapore di niente

il fiato del mondo.

 

Se potessi dal mio nulla di sasso creare

una scaglia ad arco tagliente di luna

spartirei dai miei sogni

i sogni degli uomini il loro ronzare

di labbra che soffiano invano

le ceneri fredde del cuore.

In quest’angolo di terra mi dico

piccolo come l’universo

il mio corpo è soltanto

un sasso nero che la neve ha scansato.

E torna nel cuore il mio sorriso segreto.

***********

Pubblicata sul n° 59 della rivista UT del 24/04/2017

~   4 commenti   ~
  1. Emanuele Martina scrive:
    27 febbraio 2014 alle 16:22

    ”Se è vero che esistono modi diversi di fare poesia e di sentirla, è solo una la destinazione a cui ognuna di queste vie può portare, ed è l’emozione. Un’emozione che non è il semplice agitarsi di sentimentalismi facili e a malapena abbozzati, ma è la capacità di accendere un palpito involontario e indelebile nel lettore o nell’ascoltatore. Nella poesia di Marcello Comitini proprio questo tipo di emozione è al centro dell’azione poetica, il collante di tutto: la poesia come via di comunicazione con il mondo e come strumento per relazionarsi con la vita. Complimeni Marcello e cari affettuosi saluti…con stima.

    Rispondi
  2. falciani maria cristina scrive:
    7 aprile 2014 alle 08:55

    Meravigliosa! È una splendida poesia!

    Rispondi
  3. tinamannelli scrive:
    3 maggio 2014 alle 22:11

    Siamo in questo mondo e spesso non sappiamo che fare e perchè ci siamo…già me lo chiedo spesso…… forse sono qui anche per leggerti. Ecco leggerti ed emozionarmi e poi che importa se il mondo va come va…ci sono i poeti che ci danno il loro sorriso segreto.
    Versi che non dimenticherò.

    Rispondi
  4. paola pdr scrive:
    21 ottobre 2014 alle 18:51

    Sarebbe bello poter dare/lasciare un segno, tracciare un percorso ideale che pur nella semplicità del vivere, smuova la durezza e l’inerzia di cuori addormentati.

    Questa mia “pietra scura” ne riceverebbe un senso di non inutilità e vincerebbe la sfida con la coltre bianca dell’omologazione.

    Fantastico il finale, quando il sorriso segreto del poeta sa che non abbandonerà facilmente il campo, perchè di questa sfida ne fa una “missione”.

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