La sposa, foto e elaboraz. grafica Marcello Comitini

La sposa

Nuvole di carta vestono la sposa

come luna nel vento di marzo

scesa lungo i prati della villa antica

e cammina tra le statue infreddolita.

Nascoste tra i platani e le querce

al canto ininterrotto degli uccelli

inspirano espirano le statue

ridono respirano non vedono

la sposa dalle spalle nude

sotto un arco di fiori irrigiditi

Dove sono i compagni – chiedo ai fiori –

i parenti, gli amici? Dove lo sposo che l’attende?

 

Lei è sola con la sua felicità.

 

Con il mio sguardo vorrei cingerle le spalle

con le mie labbra baciare le sue labbra

con il mio fiato scaldare la sua pelle.

 

Ma lei è sola con la sua felicità.

  1. antonio sereno scrive:

    Una donna fa respirare le antiche statue portando una promessa di vita, forse, ma è sola, avvolta da fredde folate ed insensibile al desiderio del poeta. E’ felice della sua esistenza ma potrà continuare senza amore?
    Comitini è un maestro di visioni suggestive che incantano mentre fanno meditare.

  2. paola pdr scrive:

    I fiori irrigiditi, attoniti, come il poeta che in una immagine di solitudine ascolta una nota stonata dell’amore.
    Ma l’amore è un canto che non garantisce sempre successo e nemmeno armonia. Basterà avere buon fiato? Chissà.
    Ma quelle statue…quanto mi piacciono. Inspirano, espirano la loro eternità.

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