da Infophoto

L’essenza dell’ideale (Ita – Fr – Eng – Esp)

L’essenza dell’ideale

Ancora una volta guardo l’Uomo e vedo
un ammasso enorme che brulica
di una poltiglia d’individui d’ogni sesso
e di ogni categoria
numerosi come l’intera umanità.
Giudici, operai, commercianti,
ragionieri, dirigenti, politici, poeti, preti
dotati di cervello, lo pongono in silenzio ai piedi
dei costruttori di consenso, dei fini manipolatori,
degl’ingegneri del sociale. Con in mano desideri
astratti di libertà e di pace, avanzano,
invocano giustizia e guerra. I costruttori
sorridono perfidamente in loro nome,
difendono la libertà e la pace
si dicono rappresentanti dell’intera umanità,
fanno di questi poveri strumenti i loro tirapiedi.
Restano invisibili, quasi
come mignoli dell’enorme ammasso,
i poveri, i perseguitati, i solitari
che alzano la voce e il dito, inascoltati
come bambini capricciosi, adolescenti senza ideali,
ragazzi da correggere e punire, vecchi
a cui chiudere occhi e bocca.
Questa poltiglia mi costringe a credere
il vuoto come nocciolo d’ogni ideale.

L’essence de l’idéal

Encore une fois je regarde l’Homme et je vois
une énorme masse qui grouille
d’une bouillie d’individus de tous les sexes
et de chaque catégorie
nombreux aussi que l’humanité tout entière.
Juges, ouvriers, commerçants,
comptables, managers, politiciens, poètes, prêtres
doués de cervelle, qu’ ils placent silencieusement aux pieds
de constructeurs de consentement, de manipulateurs astucieux,
d’ingénieurs du sociaux. Avec des désirs abstraits de liberté
et de paix en main, ils avancent,
ils appellent à la justice et à la guerre. Les constructeurs
sourient méchamment en leur nom,
ils défendent la liberté et la paix
ils se disent représentants de toute l’humanité,
ils font de ces pauvres outils leurs serviteurs.
Ils restent invisibles, presque
comme les petits doigts de l’immense masse,
les pauvres, les persécutés, les solitaires
qui élèvent la voix et le doigt, inouï
comme des enfants capricieux, des adolescents sans idéaux,
des garçons pour corriger et punir, des vieillards pour fermer les yeux et la bouche.
Cette bouillie me fait croire
la vacuité comme noyau de chaque idéal.

The essence of the ideal

Once again I look at Man and I see
a huge mass that swarms
of a mush of individuals of every sex
and of each category
as numerous as the whole of humanity.
Judges, workers, traders,
accountants, managers, politicians, poets, priests
endowed with brains, they silently place it at the feet
of consensus builders, cunning manipulators,,
of social engineers. With abstract desires
of freedom and peace in hand, they advance,
they call for justice and war. The builders
smile wickedly in their name,
they defend freedom and peace
they declare themselves representatives of all humanity,
they make these poor tools their minions.
They remain invisible, almost
like little fingers of the huge mass,
the poor, the persecuted, the lonely
who raise their voice and finger, unheard
like capricious children, adolescents without ideals,
boys to correct and punish, old men to close their eyes and mouth.
This mush makes me believe
emptiness as the core of every ideal.

La esencia del ideal

Una vez más miro al Hombre y veo
una enorme masa que pulula
de una papilla de individuos de todos los sexos
y de cada categoría
numerosos como toda la humanidad.
Jueces, trabajadores, comerciantes,
contables, gerentes, políticos, poetas, sacerdotes
dotados de cerebro, lo colocan en silencio a los pies
de los constructores de consenso,de los astutos manipuladores
de los ingenieros sociales. Con deseos abstractos
de libertad y paz en la mano, avanzan,
piden justicia y guerra. Los constructores
sonríen perversamente en su nombre,
defienden la libertad y la paz
se dicen representantes de toda la humanidad,
hacen de estas pobres herramientas sus esbirros.
Permanecen invisibles, casi
como deditos de la enorme masa,
los pobres, los perseguidos, los solitarios
que levantan la voz y el dedo sin ser escuchado
como niños caprichosos, adolescentes sin ideales,
muchachos para corregir y castigar, viejos
para cerrar los ojos y la boca.
Esta papilla me hace creer
el vacío como núcleo de todo ideal.

  1. paola della rossa scrive:

    Vero quello che scrivi e le nuove generazioni non dovranno fare grande fatica nell’individuare cosa fare, che strada percorrere.
    Questo stato di cose riproduce se stesso.
    Significa che tutto sommato ha trovato un suo punto di forza, una sorta di male minore. Per cambiare, chissà cosa ci vuole, ma cambiare per davvero.
    Intanto penso che il covid per l’impatto cosi’ forte e distruttivo avesse fatto sentire tutti nella stessa barca, tutti in pericolo. Ma, appena si riprende un po’ di fiato e un po’ di sicurezza, si torna al pensiero individualistico. Per cambiare qualche cosa bisogna avere un grande sogno da condividere e tanta determinazione nel farlo accadere. I nostri referenti hanno programmi di una certa ordinarieta’… niente che smuova gli animi, il tempo dei sogni di massa penso siano finiti oramai. Che visione bruttina no? Eppure, sono convinta che si bruchera’ piuttosto a lungo, finche’ c’e’ erba. Non altro.

  2. Marianna scrive:

    Bellissima questa poesia, si sente che è vissuta

    * complimenti per questo blog

Scrivi un commento