Stefano De Rosa, Cedro del Libano (Morra - Torino), 2011

Malinconia

Un cedro

d’un Libano lontano

s’alza nel cielo e affonda

nel mio cuore di terra

le radici

  1. araanz50 scrive:

    Belo!!!
    Feliz dia
    Abraços…Araan

  2. Gabriella Barattia scrive:

    Una piccola, perfetta poesia che contiene in sé tutta la tensione della nostra esistenza. Echi ungarettiani per una sintesi carica di emozioni.

  3. tinamannelli scrive:

    Una poesia breve, molto intensa, la bellezza e la grandezza del cedro, la forza che da esso viene e queste radici che si radicano nell’anima nostra, terra di sogni e di speranze. Trasmette emozioni….molto bella

  4. Franco scrive:

    Molto bella, rapida, precisa. C’è tutto. O niente?

    • Caro Franco (che peraltro non sono riuscito a identificare!)
      In ogni poesia, che si percepisca il tutto o il nulla dipende dall’animo di chi legge.
      Che poi chi legge si ponga un interrogativo è già per il poeta il ritorno positivo di un segnale.
      A presto.

  5. rita scrive:

    pochi versi pieni di tutto!! bella come tutte le altre!!! complimenti per il sito, ciao rita Giove

  6. Emanuele scrive:

    Ogni mattina, aprendo il portone di casa, vedo un cedro del Libano alto circa 30 metri. Ogni mattina, guardandolo, mi torna in mente questa tua poesia!

  7. paola pdr scrive:

    Il confronto con qualche cosa di apparentemente lontano ma che ha la forza di scatenare la nostra tensione emotiva e ci penetra fino in fondo al cuore.
    Quando ci arriva così profondamente tocca le radici del nostro sentire.

Replica a Gabriella Barattia