Movida

Movida (Ita – Fr – Eng – Esp)

Parlano tra loro ridono poggiano
i bicchieri a terra, due ragazze
cantano un blues con le voci roche di whisky.
Nelle ombre della piccola piazza risuonano
passi lenti, alcuni saltelli per sgranchire i muscoli,
un’alzata di voci improvvisa e qualche urlo.
Uno sparo alle due di notte e un ragazzo cade.
Uno lo pesta e gli spinge un piede nella schiena.
Il silenzio copre il corpo e il vuoto è lo spazio
dove lasciarlo morire.
All’alba la madre s’abbevera
agli occhi ghiacci del figlio, a quei capelli sciolti
nel fiume azzurro della primavera.

Movida

Ils se parlent, rient, posent
leurs verres par terre, deux filles
chantent un blues aux voix rauques de whisky.
Dans l’ombre de la petite place ils résonnent
des pas lents, quelques sauts pour étirer les muscles,
une soudaine montée de voix et quelques cris.
Un coup de feu à deux heures du matin et un garçon tombe.
Un marche sur lui et lui enfonce un pied dans le dos.
Le silence couvre le corps et le vide est l’espace
où le laisser mourir.
A l’aube la mère boit
aux yeux glacés de son fils, à ces cheveux dénoués
dans la rivière bleue du printemps.

 Movida

They talk to each other, laugh, put
their glasses on the ground, two girls
sing a blues with the hoarse voices of whiskey.
In the shadows of the small square they resound
slow steps, some hops to stretch your muscles,
a sudden rise of voices and a few screams.
A shot at two in the morning and a boy falls.
One, he steps on him and pushes a foot into his back.
Silence covers the body and emptiness is space
where to let him die.
At dawn the mother drinks
at her son’s frozen eyes, at his loose hair
in the blue river of spring.

Movida 

Se hablan, se ríen, ponen
sus vasos en el suelo, dos chicas
cantan un blues con las roncas voces del whisky.
En las sombras de la pequeña plaza resuenan
pasos lentos, algunos saltos para estirar los músculos,
un repentino aumento de voces y algunos gritos.
Un disparo a las dos de la madrugada y cae un niño.
Uno le pisa y le mete un pie en la espalda.
El silencio cubre el cuerpo y el vacío es espacio
donde dejarlo morir.
Al amanecer bebe la madre
a los ojos helados de su hijo, a ese cabello suelto
en el río azul de la primavera.

  1. giuliana scrive:

    Come un momento di spensieratezza, sia pure privo di valori costruttivi, possa trasformarsi in un’eternità inutile e assurda.
    A questa assurdità si aggrappa il dolore di una madre e se ne abbevera quasi a voler riappropriarsene per tenerlo con sé e magari leggere nel gelo di quegli occhi il perché di tanta feroce crudeltà.
    Trovo che i versi scandiscano il tempo in un crescendo musicale in cui la tragedia si annuncia già dalle prime “note” e rimbomba nell’animo lasciandolo “ghiaccio” come quegli occhi, “sciolto”( senza più vita, senza legami) come quei capelli.

    • Giuliana cara, il tuo commento non fa che sottolineare la tua sensibilità di poetessa, avezza ai ritmi e alla musicalità che creano un’atmosfera la cui funzione è quella di giungere al momento finale carico di pathos. Sensibilità che ti ha permesso di percepire fin dai primi versi la tensione drammatica in cui sfociano i momenti iniziali di spensieratezza privi di valori costruttivi, come tu correttamente li definisci. Momenti che sfociano infine nel dramma di un omicidio. Un dramma che trova il suo culmine nelle labbra aride della madre che si abbeverano negli occhi gelidi del figlio. Grazie delle considerazioni che arricchiscono le riflessioni e ben definiscono le drammatiche immagini.

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