Ogni cosa ci guarda

Ogni cosa ci guarda

Ogni cosa ci guarda. Casa
prati in pendio colmi di fiori, alberi
che tendono
da tempo immemorabile i rami
l’arancio scuro dei tetti
il verde dei vasi, l’addio
lento del fiume. Quando
distogliamo gli occhi dicono ricorda
e il desiderio torna inesplicabile
alle loro forme immaginarie o reali.
Ogni cosa
chiede d’essere amata. Amiamole
o il loro essere rimane
inaccessibile pietra.
Ma chi sa dirmi perché la vita
ha una maschera indecifrabile
che terrorizza ma porta visioni
d’infinito tepore delle cose
amate e perdute?

 

  1. Paola Della Rossa scrive:

    Che bella poesia con domanda finale.
    Ci piace che ogni cosa ci guardi e che questo in effetto possa accadere, per effetto del voler umanizzare tutto quello che incontriamo nel ns quotidiano.
    Perché mai lo facciamo e ne conserviamo anche sentimenti contrastanti? Perché certamente anche i nostri occhi non sono sempre gli stessi e le maschere a cui ti riferisci nella bella poesia sono le capacità o le difficoltà che incontriamo nel decifrare i ns sentimenti, quello che ci accade mentre stiamo vivendo, mentre stiamo guardando e qui ripeterei quelle cose che hai elencato nella parte iniziale.
    Siamo vivi, gli occhi registrano, il cuore prende nota e la mente cerca di fare la sua parte.
    Il poeta trasforma tutto in parole molto ben assortite e produce un “piccolo capolavoro” emotivo da regalare…

  2. Ciao Paola, Sono felice di sentirti. Ti scrivo in privato.
    Grazie del tuo sempre graditissimo commento, che sa penetrare, con attenta psicologia dell’animo umano, i sentimenti che si celano dietro i versi.
    Grazie infinite

Replica a Marcello Comitini