Beatrice Borroni, Tempeste notturne, 2010

Tempeste notturne

Tu con gli occhi chiusi

nella tempesta di lenzuola sfatte

e di sogni fermi nel tuo volto amaro

impaurita dal tuo stesso sguardo

da tutti i sì che hai dato.

Avvolta nel calore delle braccia

evanescenti provvisorie del dio

dal corpo amato carezzato – acuminato

a trafiggerti il cuore

a dirti sempre amore – e poi dimenticata.

E tutti i no tornati indietro

come ceffoni di uomini violenti

che le lenzuola scuotono a bandiere

d’imperfette vittorie

Nella notte urlando il disamore

scarne carezze hai dato alle speranze

le tue

più desiderate amanti.

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