Roma

Due città

Lungo i viali ancora deserti
la fiamma dell’alba ha spinto
i brandelli del manto notturno
tra le foglie e gli uccelli
pigolanti sugli alberi.
L’ultima stella è un diamante
che brilla nel roseo incarnato dell’aurora.
Svelata dall’aria limpida
la bellezza splendente di Roma
riluce di cupole templi duomi
e del suo cuore che dorme
nella serenità dei giardini.
In tanta quiete provvisoria
il fiume scorre
verso la libertà silenziosa
della dimenticanza.
Il mio cuore immobile così prossimo al nulla
è prigioniero di questa serenità fuggente.
Tra immagini e rimpianti
guarda la città datami in sorte
che di me com’ero non parla,
la sogna alta sulle rocce
tra le nebbie della malinconia
del mare profondo e azzurro
che risuona nella mia memoria.

Da lui ancora in erba prendevo il largo.

Per giungere dove?
Oh mia imperitura inesperienza…

  1. giuliana scrive:

    SPLENDIDA

  2. paola della rossa scrive:

    Il tuo contenitore, quanto descrivi fa sognare.
    Cosa cercavi esattamente? Credo che la vita ti abbia fornito una dotazione non indifferente di riscontri da parte delle persone che ti conoscono e non credo serva ch’io specifichi per filo e per segno quante cose emergono dalle cose che scrivi e da come restituisci ciò che ti sta intorno.
    Mai eccessivo, mai banale, mai sdolcinato, mai ripetitivo o noioso. Sei una luce, un semaforo lampeggiante che avvisa: “Ehi, guarda, guarda meglio… forse è tempo di aprire questi occhi”
    Quando una chiusa finisce così mi scappa una risposta dal cuore e qui la lascio:
    “da qualsiasi parte tu sia venuto e in qualsiasi luogo tu sia diretto, sei arrivato per affinare gli spiriti, per regalare sguardi preziosi, per deliziare chi, queste cose può averle dentro, ma se ne accorge solo quando ti legge se tu decidi di condividerle”.

    • Paola, la stima che hai di me e le parole che adoperi per commentare i miei versi (e anche la mia vita) mi commuovono, mi fanno sentire piccolo e inadeguato, ma anche mi rendono felice: i miei versi – mi dico – hanno un senso allora. Non sono la voce di colui che grida nel deserto, c’è qualcuno che ascolta e con intelligenza capisce ciò che mi sforzo di dire. Grazie infinitamente!

  3. paola della rossa scrive:

    Apprezzamento e stima meritati Marcello.
    Un caro saluto.

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