L’armonia delle tue note amplifica i tumulti dei ruscelli immaginati lungo campi e sassi…
La sera mi distendo sul divano verde-prato che i miei nonni hanno calpestato quando si sedevano a dejuner (anche versione inglese)
Hai posato per un attimo la tua mano …
Perché il grido della donna che ha partorito si prolunga come un’eco tra le tue labbra e nei tuoi occhi appare quella stessa luce innamorata…
Nella piazza che brulica confusa dai frastuoni allegri delle auto in lente file e dai colori alle vetrine illuminate come stanze intime prive di pareti…
Ho indossato un paio di guanti neri ho afferrato il coltello della luna e con un cerchio al petto ho estratto il mio cuore.
Improvvisamente perfida la notte sparge la sua luce fredda intorno al sole e rovescia il giorno come acqua cristallina in fondo all’oscurità di un pozzo.
Lungo i viali solitari trasformati dal tempo
in sentieri inariditi dal silenzio
stringo tra le dita le ore purpuree….
La luce prigioniera nella stanza
proietta sul soffitto grappoli di foglie
come una finta luna e poche stelle
Nella luce febbrile del sole
la pioggia lenisce le ferite
ai petali intrisi della rosa…