Ci siamo addormentati l’uno contro l’altra al di qua dei cancelli del giardino le ali di un gabbiano proiettano la loro ombra …
Perché ti ho abbandonato con il capo riverso sopra il petto come un grumo di nuvole grigie?
Con le sue braccia di gomma lascia cadere la maschera d’uomo
si accinge a guidare i cavalli che fiutano lungo la strada
il profumo di vita e gli sguardi innocenti nel sereno brusio della gente.
La luce prigioniera nella stanza
proietta sul soffitto grappoli di foglie
come una finta luna e poche stelle
Il sole brucia all’alba in una luce di sangue
e promette alla terra un altro giorno.
Come l’anemone schiude la corolla….
Correre nel cielo disperdendoci tra cumuli di cenere annegare in cunicoli invasi dall’acqua