Tango

Tango

Regina dei miei passi, astro che attendi
tra le luci timide nella penombra
fiore che sbocci tra le mie dita di ladro
con il sontuoso stupore di eterno
stelo che si flette al vento dei miei sguardi
e si fa musica con la leggerezza dei mandorli
i tuoi occhi trafiggono
le tue mani mi carezzano
i nostri corpi s’intrecciano senza toccarsi
si amano
nello sfiorarsi al ritmo del tango
che scivola tra le gambe e trasforma in nuvola
il peso dei nostri anni.
Voli nella fantasia della danza
tra le braccia di altri
e a me ritorni
rondine dalle ali bianche
infervorata e sudata
col profumo della tua pelle e labbra di fuoco.
I sogni che ubriacano il cuore
la felicità d’essere leggeri
li condividiamo come su una tavola imbandita di vini inebrianti.
Il tuo corpo volteggia come un gabbiano
sul fiume dei nostri incanti.

Ora che la musica è finita scivoli via
accompagnata al tuo tavolo
tra gli amici che attendono i tuoi sorrisi.

Conserverai sul cuore il polline delle mia dita.
Io la leggerezza del tuo corpo sul mio.

  1. paola della rossa scrive:

    Conserverai sul cuore il polline delle mie dita, le mie dita di “ladro”
    Un ballo coinvolgente e davvero seduttivo.
    Esistono ballerini cosi’?
    No, non esistono. Esistono poeti che quando scrivono qualsiasi cosa, restituiscono con la loro penna immagini di un piacevole spessore, di passioni vestite con il loro abito migliore.
    A me è venuta voglia di ballare… a voi no?

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