Kestingtanz, Dore Hoyer, 1926

Al chiuso

Come luce soffusa nella stanza

la mia memoria imprime sulle pareti bianche

l’ombra armoniosa del tuo corpo come l’ala mite di colomba,

o come il grido dolce della luna nascosta tra le nubi.

Il corpo che stringevo tra le braccia

in fondo a un campo di papaveri rossi e nel profumo

di gladioli celesti

ora è soltanto l’ombra che danza nel chiuso di pareti spoglie.

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  1. isabella scrive:

    Molto bella Marcello. Ciao. Un abbraccio. Isabella

  2. paola pdr scrive:

    L’ombra che permane ha però potenza non è solo un riflesso più scuro, un cromatismo della memoria.
    Le pareti spoglie, come una tela, ospitano il ricordo e null’altro, probabilmente per non impoverire ulteriormente il tratto, appena accennato, di un passato “che non vuole passare”.

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