Marcello Comitini,Sentieri,Digitalart

Autoritratto

Le nuvole hanno spento nel grigio

l’immutabile faccia della luna.

E’ rimasto l’incerto stupore di una strada bianca

una luce di polvere e di anni.

La percorro tutta

passo dopo passo come il vecchio

che lentamente avanza tra gli alberi

betulle, ginepri, abeti

occhi che lo guardano da anni.

E’ di terra il suo viso.

Il suo respiro corto

squassa nel petto un antico dolore.

Ma i suoi occhi brillano nel buio,

hanno la luce dei sassi

levigati dall’acqua.

Intorno il silenzio

pesa come il tronco abbattuto

che sbarra la fine della strada.

  1. paola pdr scrive:

    Un vecchio dolore va a passeggio con il suo silenzio. Eppure in quella luce/non luce di un passato smorzato dal tempo, gli occhi ancora “vivi” vorrebbero vedere altro…non solo la fine della storia.
    Quando leggo certe tue poesie, mi passa davanti agli occhi un film. Mi piace quanto hai scritto.

  2. Solo una bella poesia può far scaturire nel lettore dei pensieri profondi, stilisticamente perfetti come quelli della tua amica Paola.
    Io mi limiterò a darne una lettura più strutturale.

    Nuvole grigie, vecchio dal passo lento, viso di terra, respiro corto, antico dolore, tronco abbattuto, strada sbarrata.

    Luna immutabile, strada bianca, luce diffusa, natura amica, occhi che brillano e illuminano il buio, gorgoglio d’ acqua che leviga i sassi e li rende luminosi.

    Due blocchi contrapposti a spiegare il dipanarsi della vita che si snoda lungo la strada alberata, tra luci ed ombre, tra stupori e antichi dolori sino a quel tronco che inesorabilmente pone fine al cammino.

  3. rosaria scrive:

    ..e lui, che conobbe
    il chiaror della notte,
    il calor della luna,
    restò lì a scrutar
    l’orizzonte…
    al brillar dei suoi occhi…

    • Paola Pdr scrive:

      Certe volte non si trova il coraggio di osare. E poi non si riesce a dimenticare. Le esperienze che contano, contano per sempre.

  4. Maria Pia scrive:

    Il suo respiro corto

    squassa nel petto un antico dolore.

    *** Bellissima immagine, grazie

  5. Tina Mannelli scrive:

    Il tempo che passa la strada si fa bianca di polvere ll fiato si fa corto e si ricordano antiche sofferenze.
    Gli occhi restano vivi e giovani brillano nel buio ma il silenzio avvolge tutto e pesa come gli anni trascorsi nel cammino della vita. Era un po che non venivo a leggerti, in estate non ho molto tempo. E’ bello ritrovarti

Replica a Maria Pia