Beatrice Borroni, Lo Specchio, 2006

Lo Specchio

Nella profondità marina dello specchio
senza limiti o confini d’orizzonte
soffuse d’una tenue luce azzurra
fluttuano lontani gli oggetti della stanza.
La gabbia in cui è racchiuso il nostro amore
un lume un letto uno sgabello esile
un libro aperto alla pagina più intensa
del romanzo ch’è appena terminato.
L’immagine staccata dal tuo corpo
entro lo spazio infinito dello specchio
ripete con dolcezza il tuo piacere
dove umida e dolce ti carezzo
come una nuvola carica di pioggia
il sole spudorato.
Nel tuo doppio apparirmi di spalle di fronte
nel tuo guardarti che separa il tuo pensiero
dal mio, dal nostro insieme
ti guardo e so che più ti perdo
nella luce che s’appresta a declinare.

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