Ho scritto questa poesia (i cui versi non sono né raffinati né eleganti) spinto dall’angoscia per le sorti del popolo ucraino e per quelle della libertà e dell’indipendenza.
Vola in alto la ballerina che tenevo tra le braccia tenera come una polla d’acqua. Le ali del suo cuore palpitavano prigioniere…
Esistono ancora le parole dei morti dai toni esagerati con gesti antichi che costruivano dal nulla immagini …
Hai notato come corrono veloci i treni? Rossi con una punta di bianco tagliente penetrano nella carne volatile del futuro.
Calore della notte nell’aria esangue. Le stelle stanno sulle mie spalle d’uomo.
Sei nuovamente fra noi morti prima della tua resurrezione che ti chiedono come hai vissuto – sì
Davanti al crepuscolo che colora il cielo di rosso e sparge ombre d’oro…
Sotto la finestra un ciclista indolente fischietta Sous la fenêtre un cycliste indolent siffle Under the window an indolent cyclist whistles Un ciclista indolente silba bajo la ventana
Appena sveglio sono il piccolo poeta in calzamaglia nera As soon as I wake up I am the little poet in black tights Tan pronto como me despierto soy el pequeño poeta en medias negras
Non è tempo che mi liberi del dolore e mi consegni in mano a chi mi ama? Ma chi sa amare?