Dio che spalanchi cento braccia e t’innalzi sul misero giardino cinto di muro scaldato dal sole inargentato dalla luna…
La vita tesse le stelle in un cielo oscuro e dall’alba al tramonto brilla la fiamma spietata…
Non divorate i nostri figli. Nelle vostre bocche la carne si muterà in velenoso destino.
Ombre di amanti che errano e si cercano inutilmente per l’aria e per la terra
Parlano tra loro ridono poggiano i bicchieri a terra, due ragazze cantano un blues con le voci roche di whisky…
Il buio mi prende alle spalle mi spinge nel vuoto di giorni passati e futuri, disperazione e desideri.
Il tuo sguardo ha deviato il vento, condotto la mia anima nel giardino della presenza dove nessuna ombra oscura il tuo viso.
Un angelo severo dalle ali di terra e di ombra li minaccia, misura la distanza tra la felicità e il non esistere
Ogni cosa ci guarda. Casa prati in pendio colmi di fiori, alberi che tendono…
Spostare il peso della nostra finitudine Déplacer le poids de notre finitude To shift the weight of our finitude Cambiar el peso de nuestra finitud